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Il fenomeno dei chatbox è sempre più una realtà, ma abbiamo realmente capito di cosa si tratta?

La parola chatbox è una fusione fra chat e robot e sono dei software capaci di interagire con gli umani rispondendo alle loro domande.
Con la parola boot invece si intendono i sistemi capaci di portare avanti una "strategia" in modo da avere delle vere e proprie conversazioni.
Utilizzare l'intelligenza artificiale per offrire dei servizi aggiuntivi all'avanguardia è fra i principali obiettivi futuri delle aziende.
Questo fenomeno sta prendendo sempre più vita e fra qualche anno non è scontato che interagiremo con un operatore online che con molta probabilità sarà un algoritmo, di un chatbox per l'appunto.

Moltissime aziende stanno investendo il proprio denaro nell'intelligenza artificiale, vedi i vari Chatbox presenti sui nostri smartphone come Cortona, Bixby, Google Assistant e il più famoso Siri, che diciamocelo all'inizio non erano propriamente "smart", ma più passa il tempo, più il fenomeno cresce e con lui anche l'intelligenza di questi "operatori virtuali".

E' un customer care che punta al futuro e che un'azienda non può permettersi di non avere: disponibili h 24, sette giorni su sette per rispondere a ogni singola domanda che il cliente pone. Non sarà preciso come una persona in carne e ossa, ricordiamoci sempre che stiamo parlando con un algoritmo.

Tutti potranno avere il suo chatbot personale: online infatti sono presenti diversi servizi che permettono di sviluppare il proprio assistente personale in piccole mosse.

Oggi i chatbot sono usati principalmente per servizi di customer service e all'interno delle applicazioni di messaggistica instantanea come Telegram e Facebook Messenger,  anche se per ora sono molto più diffusi in America, dove sono già una realtà. Difatti aziende come la CNN e il Wall Street Journal li usano per inviare messaggi push alle aziende per informarli sulle notizie dell'ultima ora.

In Italia purtroppo, siamo ancora ben lontani da ciò.
Ma non tutto è oro quello che luccica, parliamoci chiaro… ci sono anche dei problemi e il principale è appunto che i chatbot sono ben lontani da essere uguali agli esseri umani. Gli algoritmi vengono aggiornati ogni giorno ed è assurdo pensare che in pochi secondi un computer riesca a elaborare domande e risposte, ma siamo ancora distanti dall'idea di una conversazione uomo-uomo.

Eppure anni fa lo avevano detto: il futuro sarà in mano ai robot….